Nel suo ultimo libro, Elogio della felicità possibile (Donzelli), Orlando Franceschelli raccoglie la sfida di rispondere alla domanda circa cosa può significare, per un non credente, approdare ad una visione del mondo e dell’uomo adulta, ma senza Dio. Ne viene fuori un ateismo maturo, capace di concentrarsi sul versante propositivo e costruttivo della propria visione del mondo.